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3, 2, 1…. tutto pronto per il calcio d’inizio di Euro 2024

Scritto da Carmen Carmignano

Al via oggi 14 giugno la 17° edizione del Campionato Europeo di calcio, ospitato in Germania per la 3° volta, dopo le edizioni del 1988 e quella del 2020 (co-ospitata nel 2021 in modalità itinerante con altri Paesi).

Partita inaugurale questa sera, come da tradizione, vedrà i padroni di casa della Germania affrontare la Scozia, all’Allianz Arena di Monaco.

La gara sarà preceduta dalla cerimonia inaugurale, a partire dalle 19.30 (orario irlandese). Durante l’inaugurazione ci sarà un omaggio a Franz Beckenbauer, scomparso lo scorso gennaio. Sarà la moglie a portare in campo il trofeo, accompagnata dagli ex capitani Klinsmann e Dietz. A fianco dell’orso Albert, mascotte ufficiale dell’evento, ci sarà un pizzico di Italia già dalla serata di inizio, con il trio Meduza, che canterà “Fire”, l’inno ufficiale del campionato insieme alla cantante tedesca Leony e a Ryan Tedder, frontman dei One Republic.

Le partite si svolgeranno in 10 città: Berlino, Monaco, Dortmund, Francoforte, Stoccarda, Amburgo, Colonia, Gelsenkirchen, Lipsia e Düsseldorf.

6 gironi da 4 squadre ciascuno che si affronteranno, con le prime 2 classificate per ciascuno e le quattro migliori 3° che andranno avanti negli ottavi, quarti, semifinali tutti ad eliminazione diretta fino alla fine del 14 luglio. Non è prevista la “finalina” per 3° e 4° posto.

Le migliori terze saranno selezionate in base al numero di punti nei singoli gironi, miglior differenza reti, maggior numero di gol segnati, maggior numero di vittorie e miglior fair play (con penalizzazioni per ammonizioni ed espulsioni ricevute, e migliore posizione delle fase delle qualificazioni. Il sorteggio sarà l’extrema ratio, nel caso (piuttosto improbabile) che sia coinvolta la Germania, padrone di casa. A proposito di fair play, sarà interessante vedere l’applicazione del nuovo regolamento che prevede che sia solo il capitano per ogni squadra a disquisire con il direttore  di gara, pena ammonizioni. Capitano dell’Italia è Donnarumma; per i portieri capitani è prevista un “deroga” nominando un compagno di squadra che ne farà le veci con l’arbitro. Un delegato, non 10, vedremo.

I padroni di casa dividono il girone A con Scozia, Ungheria e Svizzera; Girone C per Inghilterra, Danimarca, Serbia e Slovenia; Girone D per Olanda, Francia, Polonia e Austria; Girone E vedrà fronteggiarsi Ucraina, Belgio, Slovacchia e Romania mentre in quello F troviamo Portogallo, Repubblica Ceca, Georgia e Turchia, guidata da Vincenzino Montella in panchina. 

Spalletti spera di ripetere l’impresa di Mancini a Wimbledon ed eguagliare gli spagnoli, unica nazionale, ad oggi, riuscita a difendere il titolo vinto 4 anni prima, vincendo due edizioni consecutive, nel 2008 e nel 2012 (quest’ultimo a danno proprio dell’Italia). Il girone di partenza (B per l’Italia) non è esattamente favorevole: gli Azzurri dovranno affrontare l’Albania (domani sera a Dortmund), la Spagna (giovedì 20 a Gelsenkirchen) e la Croazia (lunedì 24 a Lipsia). Come dice il CT, siamo l’Italia, non dobbiamo temere nessuno. Sulla carta l’avversario più temibile è certamente la Spagna, vincitrice del torneo per ben 3 volte, ma in questo tipo di competizione è sempre bene non sottovalutare nessuno. Del resto, non dimentichiamo la vittoria della Grecia 2004 e, ad essere onesti, anche proprio quella dell’Italia stessa nell’ultima edizione, dove non partivamo certo come favoriti. Alle volte, essere considerati gli underdog può essere un “vantaggio”. 

Per riuscire nell’impresa, Spalletti ha portato con sé in terra teutonica Donnarumma, Meret, Vicario (portieri), Bastoni, Bellanova, Buongiorno, Calafiori, Cambiaso, Darmian, Di Lorenzo, Dimarco, Gatti, Mancini (difensori), Barella, Cristante, Fagioli, Folorunsho, Frattesi, Jorginho, Lorenzo Pellegrini (centrocampisti) Chiesa, El Shaarawy, Raspadori, Retegui, Scamacca, Zaccagni (attaccanti).

La fase a gironi si concluderà il 26 giugno, quindi 3 giorni di pausa per riprendere il 29 e 30 giugno, 1 e 2 luglio con gli ottavi, altri 2 giorni di pausa e quarti previsti per il 5 e 6 giugno, altra pausa a precedere le semifinali del 9 e 10 luglio e poi finale del 14 luglio all’Olympianstadion di Berlino.

Le partite saranno trasmesse in Italia da Rai 1, Rai 2 e Sky Sport, in Irlanda da RTE.

Purtroppo i Boys in Green di Stephen Kenny non sono riusciti a qualificarsi alla fase finale. Disastrose le qualificazioni con 6 sconfitte e 2 vittorie: gli irlandesi sono riusciti ad avere la meglio solo su Gibilterra, sia nella gara di andata che in quella di ritorno, ma hanno dovuto soccombere a Grecia, Francia e Olanda. 

Invitiamo gli amici irlandesi ad aggiungersi ai nostri tifosi per sostenere i campioni in carica, certi che non tiferanno i vicini di casa inglesi.

Alte le aspettative per i ragazzi di Spalletti, campioni in carica e chiamati anche a recuperare la delusione della mancata qualificazione negli ultimi 2 campionati mondiali.

Con l’auspicio di risentire l’ “andiamo a Berlino” di Caressa, e con tutti i dovuti riti scaramantici richiesti dal caso, diciamo Forza Azzurri!

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Carmen Carmignano