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Il N°29 – Georgian House Museum lascia il posto all’edilizia residenziale

Scritto da Federica Taborelli

Brutte notizie per gli appassionati dello stile georgiano: la chiusura permanente del N°29  – Georgian House Museum appare ormai ufficiale.

Inaugurata nel 1991 per celebrare lo status di Dublino come Capitale Europea della Cultura, la casa museo proponeva al visitatore un’immersione nella vita domestica di Dublino dal 1790 al 1820, offrendo la possibilitá di osservare gli interni dell’epoca oltre che dipinti di artisti irlandesi.

ESB (Electricity Supply Board), responsabile della sua gestione insieme al National Museum of Ireland, ha recentenente avanzato una domanda di cambio di destinazione d’uso, da museo a edificio residenziale (appartamenti di lusso). Tra le motivazioni per la richiesta, l’ESB ha indicato una serie di fattori tra cui “esigenze di bilancio” e un “ambiente culturale mutato”.

L’edificio, utilizzato da ESB come sede per i suoi uffici fin dagli anni ‘20, era stato restaurato nel 1988 come parte di un accordo con il Consiglio comunale di Dublino (Dublin Corporation), per consentire alla società di ingrandire il suo quartier generale. Progettata negli anni ’60 da Sam Stephenson e Arthur Gibney e completata nel 1970, la sede di ESB era stata all’epoca oggetto di dibattiti, in quanto per dare spazio alla sua costruzione furono demolite 16 case georgiane.

N°29 era giá stato chiuso nel 2017 per facilitare la demolizione dell’edificio costrutito da Stephenson e Gibney e permettere la costruzione di una nuova sede per ESB. Tuttavia, ora che la nuova sede si avvicina al completamento, ESB ha dichiarato di non essere intenzionata a riaprire il museo e ha invece chiesto al Consiglio comunale di Dublino di convertire l’edificio in tre appartamenti, che intende vendere singolarmente.

Nell’attesa di conoscere le sorti del museo e dei suoi arredi, sul sito ufficiale http://www.numbertwentynine.ie/ é disponibile un tour virtuale e un interessante video sulla vita quotidiana dell’epoca.

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