L’Italia ce l’ha fatta! Il trofeo non tornava in Italia da 31 anni, da quando Toto Cutugno con la sua canzone Insieme.1992 vinse a Belgrado. Prima di lui solamente Gigliola Cinquetti trionfò con ” Non ho l’Età” nel 1964.
Quella dei Maneksin, già trionfatori del Festival di Sanremo e campioni nelle vendite digitali insieme a Madame, era una vittoria quasi aspettata. I sondaggi e i bookmaker inglesi, ci davano per favoriti dopo l’ottima performance durante le prove ufficiali. L’Irlanda di Lesley Roy, non ha passato la semifinale e dopo aver pubblicato i risultati ufficiali sul sito ufficiale della kermesse, abbiamo visto che era risultata ultima nel punteggio generale. Un vero peccato per il Paese che detiene il record di vittorie. 7 in totali davanti a Svezia e Francia.
I Maneskin e la loro quota rock hanno sbaragliato la concorrenza di 38 Paesi. La loro “Zitti e Buoni” ha già raggiunto i 30 milioni di streaming, mentre la media di ogni altra canzone partecipante era di circa 1 o 2 milioni. Unica eccezione la Finlandia, altra quota rock, che grazie al televoto si è classificata sesta con il brano “Dark side” e che ha raggiunto i 7.500.000 di streaming su Spotify. Questo risultato si è rispecchiato nel televoto dove i Maneskin hanno ottenuto 318 voti, davanti a Ucraina, Francia e Finlandia. La giuria di qualità invece non aveva preferito il gruppo nostrano: infatti ancora una volta i paesi del Nord si sono votati tra di loro mentre la maggior parte dei Paesi dell’Est e dell’Europa Occidentale aveva preferito la Francia e la sua “Voilà“.
Con un totale di 524 punti, I Maneskin hanno fatto la storia. Prima di loro solo il gruppo finlandese heavy metal Lordi aveva vinto l’Eurovision con un pezzo rock (Hard Rock Halleluja).
Secondo posto nella classifica generale per la Francia che ha generato commenti positivi e un boato di applausi alla fine della sua esibizione. Lasciata un po’ con l’amaro in bocca, forse ci aveva creduto, tanto che alla fine dei soli voti della giuria di qualità la Francia era al top della classifica. Barbara Pravi si è dovuta accontentare del secondo posto. Anche la Svizzera, seconda al voto della giuria, è andata a casa con un terzo voto decisamente meritato. La canzone “Tout l’Univers” è piaciuto molto alla giuria di qualità, un po’ meno al giudizio popolare del televoto. Incredibilmente tre canzoni in cima alla classifica non sono di lingua inglese. A dimostrazione che non importa la lingua in cui canti, se il pezzo funziona, funziona comunque.
Sul fanalino di coda il Regno Unito che non ha portato a casa nessun voto e ci si chiede se abbia ancora senso che la Gran Bretagna partecipi, visto che da molti anni a questa parte nessuna delle loro entries riesce a spostarmi dalla parte bassa della classifica. Unica eccezione nel 2011 quando con i Blue e la loro canzone “I can” si classificò undicesima. Anche Spagna e Germania, con delle canzoni molto deboli e decisamente al di sotto dello standard si sanno classificate rispettivamente 25 e 24 esimo posto. Non ricevendo alcun voto dal pubblico. Ci si chiede se abbia ancora senso l’idea dei Big 5, ovvero Francia, Spagna, Germania, Italia e Regno Unito. Non avrebbe senso far andare anche loro al televoto nella semifinale e dare la possibilità, eventualmente, ad altri Paesi non nei big 5, di partecipare alla finale?
In generale si vede che questo concorso che per anni è stato considerato “trash” si stia ripulendo e stia lanciando canzoniche rimangono nel tempo . Nel 2019 “Arcade” di Duncan Laurence ha vinto con un pezzo in stile Coldplay raggiungendo gli oltre 300 milioni di streaming. Al secondo posto di quella edizione si classificò il nostro Mahmood e la sua “Soldi” che ancora oggi è il secondo brano dell’Eurovision più ascoltato su Spotify. Pezzi come “Euphoria” di Loreen, hanno raggiunto il terzo posto della classifica inglese. “Your toy” di Netta è stata una delle canzoni più ballata nel 2018. Anche “Rise like a phoenix” di Conchita Wurst ha fatto il giro del mondo.
Intanto la Rai si prepara ad organizzare l’evento nel 2022. Città papabili per l’organizzazione? Sicuramente Torino che si è più volte candidata ad organizzare tale evento nel caso di una vittoria nostrana. Milano e Roma ovviamente rimangono le favorite, ma c’è chi ipotizza ad un Sanremo bis e quindi organizzare l’evento laddove venne ispirato. Infatti non tutti sanno che l’Eurovision Song Contest nasce da un idea di Sergio Pugliese e Marcel Bezencom che nel 1956 avevano deciso di organizzare un evento parallelo al Festival di Sanremo ma con partecipanti da tutta Europa. Anche Genova, potrebbe presentare la sua candidatura data la costruzione del nuovo padiglione Fiera e l’occasione per inaugurare il Prossimo Eurovision Song Contest potrebbe essere ghiotta.
Radio Dublino ha seguito le semifinali in diretta e i risultati del nostro team hanno rispecchiato un po’ quelli del televoto. Infatti secondo noi di Radio Dublino la canzone migliore è forse stata “Discoteque” della Lituania. Quindi diamo il radio Dublino Awards ai The Roop. Per il momento stiamo “Zitti e Buoni” e godiamoci questa vittoria, meritata, chissà quanto staranno rosicando i francesi…….