Ultimo concerto ieri per la tappa irlandese dell’Eras tour di Taylor Swift. Tre giorni di spettacolo, 3 date di fila di sold out all’Aviva per un totale di circa 150mila spettatori e un indotto stimato di €150m per l’economia dublinese.
L’estate irlandese si è mostrata clemente ieri, domenica 30, per i fan della statunitense che hanno iniziato la fila per il prato a partire dalle 6 del mattino. I costi per l’ingresso andavano da €86 per le piccionaie, 126€ per il prato o 206€ per il Golden pitch, per arrivare ai vari VIP packages con range tra €371.28 e €743.62. Gli “sfortunati” che non sono riusciti ad accaparrarsi il biglietto di ingresso hanno improvvisato accampamenti di fortuna nei dintorni di Lansdowne Road.
Il pubblico, in stragrande maggioranza femminile, e di età media molto giovane, festante tra abiti paillettati, mantelli verdi, friendship bracelets, cappelli e stivali da cowgirl di varie colorazioni, ha assistito a 3h e quasi 20’ di spettacolo. Volti noti secondo voci di corridoio, tra il pubblico anche Julia Roberts e Florence Hunt (protagonista delle serie Bridgerton).
Supporting act per i Paramore, rock band americana, che suona dalle 6.00 alle 6.45, per lasciare il mega-palco al fenomeno pop del momento. 7.20p.m. showtime – parte il countdown con un orologio virtuale proiettato sul maxischermo e lei, biondissima, emerge da una pedana al centro del rombo, avvolta da petali di tessuto supportati dal corpo di ballo e si prende la scena.
45 canzoni in scaletta, pressoché invariata per le 3 serate, tratte dagli album Lover, Fearless, Red, Speak now, Reputation, Folklore, Evermore, 1989, Midnights, fino all’ultimo The tortured Poets Department a coprire la carriera e la discografia già quasi ventennale dell’artista trentaquattrenne.
Effetti speciali, cambi d’abito, scenografie imponenti (pedana centrale e frontale in movimento) e corpo di ballerini, Taylor Swift si è accompagnata con chitarra e piano e lo stadio (quasi) all’unisono ha fatto da coro a tutte le canzoni e illuminato l’Aviva con i braccialetti a luce alternata forniti in dotazione all’ingresso, per tributare alla beniamina ben 3 minuti di ovazione, appena dopo la fine del brano “Champagne problems”. Uscita ad effetto, come per l’entrata, Taylor si inabissa dalla stessa pedana centrale. Si riaccendono le luci e alla prossima.
Nota che personalmente mi sento di sottolineare è la gestione da parte dell’impianto organizzativo, che si è mostrato efficiente nell’afflusso e deflusso dallo stadio, nonostante le carenze nell’impianto di trasporto pubblico e traffico di automobili private.
L’Eras tour, che prevede ben 152 date totali, è iniziato negli Stati Uniti a marzo dello scorso anno, proseguendo per Messico, e America Latina, quindi da febbraio 2024 in Asia e Australia per poi raggiungere l’Europa e ritornare per la conclusione, a fine anno tra US e Canada. Alimentando le casse della cantante per un cifra superiore al miliardo di dollari, a cui vanno aggiunte le entrate per il merchandise: basti pensare che a Dublino, oltre ai punti vendita ufficiali all’interno e all’esterno dell’Aviva, è stato allestito un pop up shop all’interno dell’Arena 3.
Per le tappe europee, la cantante ha già toccato Francia, Svezia, Portogallo, Spagna e UK e dopo Dublino, volerà in Olanda, Svizzera, Germania, Polonia, Austria e Italia. Le fan italiane pare siano già accampate dalle parti di San Siro, con tanto di sistema di assegnazione numero di ingresso per l’ordine di entrata al parterre. Le date in calendario sono previste per 13 e 14 luglio, entrambe a Milano.