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I nostri eroi di ieri e di oggi

Falcone Borsellino
Scritto da Redazione

Il 23 giugno 2022, l’aula Robert Emmet del Trinity College ospiterà una conferenza organizzata da Comites e l’Istituto Italiano di Cultura,  dedicata al ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a 30 anni dalla morte. Interverranno Salvatore Borsellino, fratello minore del magistrato Paolo Borsellino, lo sceneggiatore e regista Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif) e la senatrice Laura Garavini.

Questo evento ci suggerisce la domanda: perché dobbiamo  continuare a ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel 2022? Ci sono alcune date che fanno parte della memoria collettiva di una nazione, si dice che sono dei giorni in cui muoiono degli uomini, ma nascono degli eroi. Nel 1992, 30 anni fa la Mafia uccideva ferocemente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due straordinari magistrati che avevano rifiutato di piegarsi alle logiche meschine della criminalità organizzata, svolgendo il loro dovere fino in fondo come istituzioni e cittadini. Questa iniziativa non nasce per dare loro semplicemente un omaggio retorico, avvolto da orpelli commemorativi e da dei bei discorsi, il messaggio che il Comites e l’Istituto Italiano di Cultura hanno voluto portare avanti va bel oltre questa conferenza: bisogna creare dei modelli culturali ed educativi alternativi che possano sconfiggere la criminalità organizzata a livello strutturale. “La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.” diceva Paolo Borsellino.

Dobbiamo ricordare incessantemente gli eroi di ieri ed anche quelli di oggi, perché la mafia non è stata ancora sconfitta, ma va combattuta ogni giorno. Insegnare a camminare a testa alta ed abbracciare pienamente la legalità anche con piccolissimi coraggiosi gesti quotidiani deve essere il principale obiettivo delle nuove e delle vecchie generazioni se vogliamo costruire una società davvero libera. Per questo durante la conferenza si parlerà con Salvatore Borsellino dell’importanza dell’ eredità dell’antimafia e  come gli  individui e le istituzioni  possono’ agire per contrastare le organizzazioni criminali.

Pif si è fatto portavoce della lotta all’antimafia attraverso i suoi libri ed il suo film “La mafia uccide solo d’Estate”, una commedia drammatica che ricostruisce con ironia la storia della sanguinosa attività criminale di Cosa nostra a Palermo. L’obiettivo dello sceneggiatore e regista e’ diffondere “l’allegria antimafia”, raccontare con il sorriso  che con il loro coraggioso esempio i due magistrati hanno mostrato che la realtà può davvero cambiare in meglio: “La lezione di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone è che hanno dimostrato che se hai un sogno, puoi cambiare le cose.”

Laura Garavini è stata capogruppo del Partito Democratico nella Commissione parlamentare Antimafia, ma prima di questo prestigioso ruolo ha lottato attivamente contro le organizzazioni mafiose in Germania: nell’agosto del 2007,dopo l’attentato ndranghetista di Duisburg, insieme a diversi ristoratori berlinesi ha fondato l’iniziativa Mafia? Nein danke! (Mafia? No grazie!) fra gli italiani in Germania. Grazie all’iniziativa a Berlino si è realizzata la più grande ribellione al racket fuori dall’Italia.

Perché quindi è importante non dimenticare Falcone e Borsellino e parlare di mafia anche all’estero, in una realtà che può apparire distante da queste dinamiche? “Il contrasto alle mafie ha dimensioni culturali, prima ancora che geografiche. Non nasce in un luogo, ma in una coscienza collettiva. Quella delle donne e degli uomini che decidono di non accettare più l’illegalità. Gli eventi di commemorazione per i giudici Falcone e Borsellino che in questo trentennale si stanno svolgendo in diverse località europee, come quello promosso in Irlanda dal locale Com.It.Es.e l’Istituto di Cultura, servono a tramandare il seme della legalità. A piantarlo e farlo crescere, anche là dove la criminalità organizzata può sembrare una realtà lontana. In questo modo non solo combattiamo, ma preveniamo la diffusione delle mafie.” Ha dichiarato Laura Garavini sull’evento promosso qui in Irlanda.

Emiliana Capurro, Presidentessa dei Comites ha aggiunto, spiegando perché ha deciso di organizzare e supportare l’iniziativa: “Il 1992 era l’anno della mia  maturità, quell’anno e quegli eventi hanno cambiato il destino di tantissimi dei miei compagni ed amici: le scelte universitarie e la vita che avrebbero poi intrapreso furono tutte legate a quegli eventi e al desiderio di giustizia che Falcone e Borsellino avevano instillato. A questo si aggiunge la ferma volontà di mostrare ai nostri figli una parte di storia che non si studia e che va conosciuta perché anche quella è l’Italia! Nonché il desiderio di far conoscere realmente agli irlandesi cosa è la mafia e non gli stereotipi a cui loro sono abituati. Chi può farlo meglio dei relatori che abbiamo scelto? Salvatore Borsellino rappresenta la  memoria di Paolo e Giovanni ed è portatore di storia, ma anche dei loro valori. Laura rappresenta la lotta delle istituzioni e dei cittadini. Pif con la sua comicità e sarcasmo è stato capace di raccontare quegli anni a tutti, anche ai più giovani. Vi invitiamo a partecipare numerosi all’evento promosso dal Comites e dall’Istituto Italiano di Cultura il 23 giugno alle 17 al Trinity College, per non dimenticare i nostri eroi di ieri e di oggi”.

Marta Spiga

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