Sabato 24 aprile ore 11 è suonata ufficialmente la campanella del primo “Progetto Scuola”. Dodici bambini irlandesi, italiani e bilingue dai 7 ai 9 anni hanno iniziato a seguire le lezioni di italiano nella classe offerta dall’Istituto Italiano di Cultura. Il contributo e la collaborazione di Marco Gioacchini, il direttore, sono stati essenziali per la riuscita del progetto
La presidentessa del Comites, Emiliana Capurro, ha raccontato di aver provato una “forte emozione” salutando i bambini il primo giorno di scuola, “era evidente che una gioia ed un forte entusiasmo attraversavano l’aula unendo insieme la maestra, i genitori ed i bambini.”
Nei mesi precedenti si era a lungo dibattuto se una scuola italiana in Irlanda fosse solamente un sogno irraggiungibile o si potesse davvero creare una struttura educativa simile a quelle già esistenti in altre realtà europee e mondiali. Si è trattato infatti di un progetto pilota che se avra’ un riconosciuto buon esito verrà replicato negli anni successivi. Sono state vagliate diverse ipotesi e si è scelto di puntare sulla qualità.
Claudio Morandi, preside e docente dello storico liceo scientifico italiano Cristoforo Colombo di Buenos Aires, aveva consigliato: “Per essere vincente, la Scuola Italiana all’estero deve essere una scuola di qualita’, deve competere con quella americana, con la tedesca, con la francese. Il mio consiglio, dunque, e’ che se pensate di organizzare una scuola italiana, pensatela all’interno della scuola irlandese, studiate con le autorità scolastiche locali, un curriculum integrato delle discipline irlandesi e di quelle italiane, tale da essere accettato da entrambi i paesi e che dia accesso a titoli validi per entrambi”.
La scommessa per ora sembra essere stata vinta, ma non senza un grande lavoro e diversi cambiamenti per adattarsi al contesto irlandese. “Prima di intraprendere questa iniziativa avevo consultato diversi presidenti del Comites in Europa, presentando la nostra idea, ed ho capito ben presto che dovevamo adattare il progetto ad un’utenza diversa, ai bisogni della nostra comunita’ italiana in Irlanda.”
Il progetto di 10 ore e suddiviso in 10 lezioni è stato redatto e disegnato da una maestra per essere al contempo educativo e fattibile.
I bambini non fanno confronti con la scuola irlandese: “Anita è entusiasta, quando vado a prenderla mi racconta sempre cosa hanno fatto e mi fa tante domande relative agli argomenti trattati. Non fa confronti con la scuola irlandese, penso che viva le due esperienze come cose totalmente diverse. Le piace andare a scuola anche durante la settimana, il sabato lo vive come un regalo… e lo è anche per me; una bellissima iniziativa di accrescimento personale e approfondimento delle proprie radici.”, ha dichiarato entusiasta una mamma.
“L’insegnante Daniela è stata molto attenta a trasformare queste ore di lezioni, come un’opportunità per creare un ambiente intimo per imparare facendo partecipare e divertire i bimbi e divertirsi con loro. Questo corso di italiano ha offerto qualcosa di nuovo ai bimbi, qualcosa di diverso, outside the box, ha raccontato Marco il padre del piccolo Matteo.
Si tratta di una scuola dove viene impartito l’insegnamento della grammatica e della storia in italiano e per questo e’ necessario che i bambini abbiano già una certa padronanza della lingua. “L’idea era infatti di permettere ai nostri figli di poter comunicare non solamente con noi, ma anche renderli capaci di esprimersi correttamente quando passano le vacanze in Italia”, ha aggiunto la consigliera dei Comites Anna Floriani. La scelta di insegnare la storia è nata dall’esigenza di integrare nel curriculum educativo una conoscenza più approfondita delle antiche civiltà del Mediterraneo, la storia dei latini e dei greci.
Ci si aspetta che da questa esperienza nasca tra i bambini un forte spirito di gruppo, che si crei un solido legame tra coetanei che duri anche negli anni successivi. “ I bambini sono tutti felici di aver iniziato questo percorso e sono già riusciti a creare le prime amicizie, alcuni di loro mi hanno chiesto di potersi sedere sempre vicino ai nuovi amichetti”, ha commentato Emiliana Capurro. “La maestra è davvero bravissima e questo fa tantissima differenza.
Il progetto non decontestualizza i bambini dal loro mondo scolastico ma li arricchisce. Noi vorremmo pensare a questa iniziativa come un progetto a lungo termine, vorremmo entrare all’interno delle scuole elementari irlandesi dove si insegna italiano come seconda lingua ed allargarlo a tutti i bambini che desiderano imparare non solamente a quelli di nazionalità italiana. Per abbattere ogni tipo di barriera ci piacerebbe anche creare dei corsi online così che possano partecipare anche i bimbi che non abitano a Dublino, ma in altre zone dell’Irlanda.”
Gli allievi riceveranno il diploma di seconda elementare il 12 giugno, in occasione della Summer Fest organizzata al CLUB ITALIANO (Tibradden Lane Rathfarnham Dublin 16). Gli studenti sono stati selezionati in base al livello di comprensione dell’italiano e l’età.
Marta Spiga